Ricevuta in regalo poco tempo fa, questa edizione de La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene è stata pubblicata nel 2020 nella collana dei Classici BUR deluxe in occasione del centenario della nascita di Artusi. Realizzata in collaborazione con l’Associazione degli italianisti, presenta due grandi pregi: un apparato di note molto ricco e interessante, curato da Alberto Capatti, e le straordinarie illustrazioni di Augusto Majani detto “Nasica”.
Noto storico della gastronomia italiana, Capatti è stato il primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Si è occupato a lungo di storia dell’alimentazione e della gastronomia, ha diretto il mensile La Gola e la rivista di Slow Food e fa parte del comitato scientifico di CasArtusi. Nel 2019 ha scritto la biografia Pellegrino Artusi il fantasma della cucina italiana edita da Mondadori. Insomma nessuna meraviglia se questa edizione de La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene da lui curata si rivela così speciale.
Ma veniamo all’illustratore. Per chi non lo conoscesse nelle pagine introduttive se ne può leggere un bel ritratto. A firmarlo Alessandro Molinari Pradelli, grande gastronomo, scrittore e divulgatore culinario, scomparso un anno dopo la pubblicazione del libro.
“Augusto Majani, in arte Nasica, è stato un genio – scrive Pradelli – nella pittura, nel disegno, nella grafica, nei testi letterari, nella satira politica, nelle espressioni culturali – anche la gastronomia – in cui s’è impegnato.
[…] Portando la cultura direttamente a tavola, in polemica con Marinetti e la sua cucina futurista che rinnegava la pastasciutta, pubblicò Nei regni della gastronomia a firma Nasica. Il successo fu tale che seguirono conferenze di colleghi amici quali Guerrini, Testoni, Lipparini, Trebbi e Rubbiani. Majani si esibiva aiutato da proiezioni di diapositive da lui stesso colorate a mano.
[…] Non riuscì a illustrare il volume dell’Artusi perché l’Autore – inizialmente anche editore – non aveva mezzi sufficienti, con il ricettario che cresceva nutrito quotidianamente dai contributi affabili dei lettori. Se Artusi avesse contattato Majani chiedendogli illustrazioni per il suo ricettario avrebbe recuperato tavole appropriate, indipendentemente dal compenso; a Majani piaceva disegnare, progettare artisticamente. Ritengo che avrebbe collaborato orgoglioso.”







Come si può vedere – con buona pace di Marinetti – in questa rassegna di città e di piatti italiani del nostro Nasica la pasta la fa da padrona, fino all’omaggio reso alla “pastosa Palermo”!
A completare l’omaggio ad Artusi rappresentato da questa bella edizione speciale proponiamo ai lettori di cucinadigusto.it il video realizzato in occasione del bicentenario su Casa Artusi a Forlimpopoli, il centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana.