“La Cucina italiana” ha compiuto 90 anni

Proprio così, la rivista “La Cucina italiana” ha appena compiuto 90 anni. Il primo numero infatti esce a Milano il 15 dicembre 1929 per iniziativa del giornalista e letterato Umberto Notari, su suggerimento della moglie Delia Pavoni che la dirigerà fino alla morte (1935). Come recita il titolo la rivista nasce in primo luogo con l’intento di valorizzare e divulgare le ricette tradizionali dell’arte culinaria italiana e, insieme, di proporre cambiamenti nell’alimentazione popolare con soluzioni innovative ed economiche.
Nel 1943 “La Cucina Italiana” interrompe le pubblicazioni, ma torna in edicola nel 1952 edita dalle tre sorelle Gosetti (Guglielmina, Anna, Fernanda). Nel 1986 viene acquistata dalla Quadratum Publishing che nel 1997 attiva anche il sito internet.

Con il passare degli anni all’edizione italiana si aggiungono quelle in lingua fiamminga, tedesca, ceca, inglese e turca.
Nel 2014 ad acquisire la rivista è la casa editrice, anch’essa americana, Condé Nast. Attuale direttore è Maddalena Fossati.


Per celebrare i suoi 90 anni di vita “La Cucina italiana” ha coinvolto i propri lettori sfidandoli a preparare il proprio piatto celebrativo attenendosi a tre principi fondamentali: tradizione, creatività, sostenibilità.
Di questa sfida si dà conto sul sito, nel servizio 90 anni di sapori, insieme a voi, presentando una colorata galleria fotografica dei piatti proposti e accompagnandola con un messaggio che condividiamo e crediamo valga la pena di riportare integralmente.

Viviamo tempi che non avremmo immaginato, in cui dominano timore, paura, divisione. Visto che non amiamo la competizione, abbiamo preferito la collaborazione, per lanciare un messaggio di unione e concordia. La cucina italiana rispecchia la storia e lo spirito del nostro Paese. È fatta di commistioni, in un’incredibile “unicità molteplice”. Già il libro dell’Artusi, che molti considerano la bibbia della tradizione, riportava tra le ricette il “cuscussù”, tanto per fare un esempio. Abbiamo perciò voluto prendere spunto dal concorso lanciato in occasione dei novant’anni della rivista “La Cucina Italiana”, per offrire un banchetto virtuale, un banchetto di nozze che celebri l’unione delle diverse regioni a cui apparteniamo. Diversi, ma concordi. Singoli, ma uniti. Ad un iniziale collage di alcune preparazioni, seguono le foto dei singoli piatti preparati da ciascuno di noi, con le descrizioni, in cui abbiamo cercato di seguire i requisiti del concorso. La cucina per antonomasia è il luogo dell’aggregazione, infatti, per cucinare, “l’altro” è essenziale. Senza, è solo sopravvivenza o, peggio, autocelebrazione. Come l’amore. Anche in amore, l’altro è essenziale.

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