Novecento in cucina

L’autrice di questo curioso libro, Paola Moroni Salvatori, vive e lavora a Bologna e nel corso degli anni ha collezionato numerosi testi di gastronomia dal ‘500 ai giorni nostri. È autrice del capitolo “Ricettari novecenteschi” dell‘Annale 13 della Storia d’Italia dell’editore Einaudi. Insieme ad Allan Bay ha pubblicato La cucina nazionale italiana (Ponte alle Grazie, 2008) e ha collaborato alla redazione della Garzantina dedicata alla cucina.

In questo volume, uscito nel 2014, l’autrice offre una bibliografia gastronomica italiana tra il 1900 e il 1950, passando in rassegna pubblicazioni di ogni tipo: dai ricettari studiati per i difficili tempi di guerra ai manuali tecnici, dai primi opuscoli offerti dalle aziende ai best seller di Petronilla.

All’approfondimento sulla storia dell’editoria gastronomica in Italia nella prima metà del Novecento che apre il volume seguono le schede di oltre 500 titoli pubblicati tra il 1900 e il 1950, spesso accompagnate dalle illustrazioni dell’epoca, come quella che appare in copertina, tratta dal Manualetto di cucina “offerto alla sua clientela” nel 1928 dal Burro vegetale “Era”!

Scopriamo, tra l’altro, che i primi ricettari a grande diffusione sono proprio degli inizi del Novecento:

L’editore Sonzogno – racconta l’autrice – inaugura, nel 1906 una fortunata collana, “Le 100 maniere di”: si tratta di volumetti anonimi di circa cento pagine, dalla copertina grigio-verde, ornata da un’immagine femminile; il prezzo è modesto, 50 centesimi, e il successo immediato. Dal 1906, in poco più di due anni, ne escono 31: Hanno il pregio di rivolgersi ad un pubblico nuovo, sono piccoli, maneggevoli, costano poco. Il lettore compera solo il titolo che gli interessa. Il linguaggio è semplice, comprensibile, senza francesismi. “Le 100 maniere di” saranno ristampate fino alla metà degli anni Trenta.”

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