“Il Bauer” e la cucina trentina

“Un volume che, a oltre cinquant’anni dalla sua gestazione e nascita, giunge alla sesta edizione (senza contare le ristampe) è, per ciò stesso, un classico. Così è per il Bauer, nuovo significativo nome di un libro che nel 1970, quando se ne raccolse e pubblicò in volume per la prima volta il corpo principale, si chiamava La nostra cucina – piatti vecchi e nuovi alla trentina. Poi, dal 1975 in avanti, semplicemente La nostra cucina.

Inizia così l’introduzione dell’editore, Luigi Reverdito, alla più recente edizione (gennaio 2018) di questo bellissimo libro di Anna Lucia e Carlo Alberto Bauer dedicato a cultura, tradizioni, ricette della cucina trentina.

Carlo Alberto Bauer (1931-1984) e sua moglie Anna Lucia Garbini Bauer (1932-1999) hanno lavorato per anni, fianco a fianco, con passione ed esperienza, dedicandosi al recupero di tradizioni e usi della cultura trentina. La loro collaborazione li ha visti coinvolti in trasmissioni radiofoniche, articoli e diverse pubblicazioni. Tra quest’ultime spicca sicuramente “Il Bauer”.

Un vero e proprio classico che testimonia anche il periodo storico in cui è stato scritto e le sue contraddizioni.

Tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, anche grazie allo sviluppo del turismo, le produzioni locali acquistavano fama, ma la tempo stesso la biodiversità cominciava a essere minacciata senza che se ne avesse ancora piena coscienza.

Con gli anni Ottanta, poi, la nouvelle cuisine e l’arte dei cuochi cominciavano a farsi strada.

E non a caso i Bauer, nel loro libro, affiancano ai piatti della tradizione piatti nuovi o rivisitati.

Accanto a ricette antiche, recuperate con scrupolo quasi filologico, – spiega Reverdito nell’introduzione – ne compaiono altre “nuove”, piatti nazionali o di importazione opportunamente rivisitati e acclimatati agli usi trentini; e mentre si descrivono preparazioni lunghe, coi tempi e ritmi delle cucine contadine e montanare, si propongono anche soluzioni rapide o meglio pratiche per le case in cui arriveranno ospiti o per famiglie in picnic. Soprattutto, i coniugi Bauer estraggono con lucidità dai tempi in cui vivono un dubbio e una speranza: il dubbio è che le tradizioni culinarie, le materie prime di un tempo, le tante “cose buone” trasmesse per via ereditaria di famiglia in famiglia, di tavola in tavola possano andar perdute nell’uniformazione del progresso; la speranza, o meglio l’impegno, è che la riscoperta della “vecchia, genuina gastronomia tipica” non resti un episodio culturale limitato ma si trasformi in scelta, in abitudine “liberamente accettata e continuamente valorizzata “.

Nel libro si fondono ricette e racconti, recupero di testi di cucina dell’Ottocento e disquisizioni gastronomiche, concretezza di indicazioni su prodotti e luoghi trentini e ricordi personali, in una vera e propria summa dell’enogastronomia tipica trentina ancora di assoluta attualità.

Per quanto riguarda le ricette, nella prima parte il libro raccoglie oltre duecento “piatti vecchi e nuovi alla trentina”, divisi per portate o materie prime: minestre, primi piatti, piatti di mezzo, salse, carni, lumache, pesci, verdure, funghi, dolci, cotogne.

Nella seconda parte del libro i Bauer propongono – raccontandole, commen­tandole e organizzandole in menù tematici – alcune ricette raccolte nel libro di cucina della gastronoma trentina Anna Tamanini, mano­scritto e datato «Trento, 15 dicembre 1891». Vale la pena ricordare che le trasmissioni radiofoniche nel corso delle quali Carlo Alberto e Anna Lucia Bauer presentarono per la prima volta quelle ricette rag­giungevano tutte le vallate del Trentino e avevano un grande se­guito di pubblico.

Un altro ricettario manoscritto cui gli autori si rifanno nel libro è quello di Fannj Della Giacoma, che risale agli inizi del Novecento e che viene curiosamente citato alla lettera, riportandoci alla lingua e alla terminologia propria del Trentino di inizio secolo.

Molto bello anche il corredo fotografico di oltre trenta tavole a colori di questa edizione: qui di seguito qualche…gustosissimo esempio!

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