È Natale: con il desiderio di conoscere usanze differenti e ampliare il nostro microcosmo di tradizioni alimentari, è nata questa raccolta. Ho chiesto a cinquanta amici di diversa nazionalità di scrivere una ricetta natalizia e, a chi non festeggia il Natale, una ricetta di festa legata a questo periodo dell’anno. Gli amici, in contatto con l’Italia per motivi affettivi, di lavoro o di studio, hanno proposto, guidati dal ricordo di sapori e profumi, fastosi piatti principali, ma anche piatti minimi, caratteristici del proprio paese di origine e della propria famiglia, e che meglio di ogni altro ricordano loro la caratteristica atmosfera della festa. Sono molte le mamme, le nonne, le zie, le domestiche fedeli che si affacciano nelle pagine di questo quaderno, impegnate a celebrare la festa, a dare il benvenuto a chi arriva, a mandare un messaggio d’affetto a chi è lontano. Celebrazioni effimere, con una preparazione spesso lunga e un consumo rapido, ma persistenti nella memoria; espressioni di una cultura non sempre scritta, affidate all’esperienza di generazioni diverse che si affiancano in cucina nella preparazione del cibo per le feste.
Così scrive Michela Papadia che ha curato questo simpatico libretto di “ricette dal mondo per celebrare le feste” pubblicato per la prima volta nel 1998 da Panozzo Editore, ristampato più volte e tuttora acquistabile on line dal loro sito.
L’aspetto del libretto è quello dei vecchi quaderni di scuola: una copertina nera con una bella etichetta bianca rettangolare con il bordo decorato e l’indicazione del contenuto, la rilegatura semplice con i due punti metallici. Una veste grafica che l’editore riminese ripropone per diversi altri ricettari pubblicati nel corso degli anni.
Ogni ricetta è accompagnata da un brevissimo racconto-ricordo del piatto o della bevanda da parte di chi lo propone e dai suoi dati biografici essenziali. Lo testimoniano, a titolo di esempio, le pagine riprodotte qui di seguito e le quattro ricette che propongono: un secondo piatto senegalese, una minestra turca, un punch a base di ananas in uso in Brasile e uno a base di vino in uso in Germania.
L’indice del ricettario con il nome del piatto proposto e, tra parentesi, il paese di provenienza offre, a colpo d’occhio, un vero e proprio giro del mondo in 60 pagine!
