Biancomangiare

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Il biancomangiare è un dolce tipico siciliano che si prepara con pochissimi ingredienti: latte, zucchero, amido di mais (o maizena o fecola di patate), profumato con scorza di limone e vaniglia. Una via di mezzo tra un budino di latte e una panna cotta, molto leggero perché preparato senza panna, senza uova e senza colla di pesce.

Memore delle sue origini per metà siciliane (e per metà emiliane) Rosy lo preparava in un batter d’occhio e prima di servirlo lo guarniva secondo le preferenze dei commensali.

Le dosi proposte sono per 4 persone.

Scale

Ingredienti

  • mezzo litro di latte intero fresco
  • 70 gr. di zucchero
  • 50 gr. di amido di mais (o maizena o fecola di patate)
  • la scorza di 1/2 limone non trattato
  • 1 stecca di vaniglia

Preparazione

Scaldare 350 ml. di latte con la stecca di vaniglia incisa per il lungo intagliata e scavata al centro e la scorza di mezzo limone (non grattugiata ma in un’unica striscia e spegnere prima che bolla.

Mescolare bene il latte rimasto (150 ml.) con la maizena setacciata e aggiungerlo al latte caldo dopo aver eliminato la stecca di vaniglia e la buccia di limone.

Riaccendere a calore medio basso mescolando continuamente con una frusta a mano finché il composto non si raddensa e diventa una crema morbida. Occorreranno 15-20 minuti.

Versare il composto in coppette monoporzione o in uno stampo da budino, lasciare raffreddare completamente e mettere in frigo per 3-4 ore.

Trascorso questo tempo il biancomangiare può essere servito (nelle coppette o rovesciato) e guarnito a piacere.

Per una versione estiva l’ideale è la guarnizione di frutta. Nella foto un biancomangiare con un fresco abbinamento di lamponi.

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